Uno studio sul Breviario di San Francesco

Pubblicato : 29/01/2021 14:39:19
Categorie : News

Uno studio sul Breviario di San Francesco

Non si può non riconoscere che, in un certo qual senso, Francesco d’Assisi ha avuto una fortuna invidiabile rispetto ad altri santi: dichiarato nel 1992 dal Time Magazine uno degli uomini più rappresentativi del secondo millennio, studiato da centri di ricerca universitari laici e non, innumerevoli pubblicazioni scientifiche e divulgative inerenti alla sua storia, diversi film a lui dedicati, riconosciuto come riferimento ideale da persone di diverse culture e religioni.

Sul tema la nostra collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica è stata arricchita da un nuovo volume dal titolo "Breviarium Sancti Francisci. Un manoscritto tra liturgia e santità". L’Autore, Pietro Messa, frate minore e professore di Storia del francescanesimo presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, studia il breviario di san Francesco, uno strumento prezioso per chi desidera approfondire il messaggio e la tematica del pensiero del Santo di Assisi.

Il codice, denominato "Breviarium Sancti Francisci", consiste fondamentalmente in un breviario, il salterio e l’evangeliario; la prima parte è la più consistente ed è costituita dal breviario della Curia romana riformato da Innocenzo III. L’antichità del testo, che lo rende un testimone privilegiato di tale riforma e quindi della storia dei libri liturgici in generale, è confermata dalla presenza, soprattutto nelle solennità mariane o di santi legati al ministero pontificio, come Pietro, Paolo e Gregorio Magno, di letture tratte dai sermoni dello stesso Innocenzo III; tali letture dopo la sua morte nel 1216 saranno rese facoltative dal successore, papa Onorio III, e immediatamente dopo scompariranno dal breviario. Infatti il Breviario di san Francesco è l’unico breviario vero e proprio che contiene tali letture per esteso. Questo codice fu usato da Francesco e certamente cooperò a formare in lui una seppur rudimentale cultura teologica che gli permise di esprimere la sua spiritualità e il suo pensiero in alcuni scritti, alcuni dei quali sono ancora in nostro possesso in formato autografo: le Lodi di Dio altissimo, la Benedizione e la lettera a frate Leone.

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