Anno di Edizione | 2020 |
Pagine | 152 |
Lingua | Italiano |
Copertina | Brossura |
Temi | Arte, Liturgia, Oriente |
Dimensione (base x altezza) | 14 x 21 |
Il Codex Purpureus Rossanensis, per molti anni dimenticato, ha un grande valore storico perché simbolo identificativo della Città e della Chiesa di Rossano. Il Codex Rossanensis è un manoscritto onciale greco del VI secolo dove l’aggettivo “purpureus” indica il colore rossastro delle pagine che lo compongono. È uno dei codici miniati più antichi contenenti il Nuovo Testamento: è composto da 400 fogli pergamenacei di cui sono arrivati a noi solo 188, contenenti il testo greco dei Vangeli di Matteo e Marco (Luca e Giovanni sono andati persi in un incendio) e una lettera di Eusebio di Cesarea a Carpiano. Lo studio di monsignor Renzo, approfondisce il collegamento esistente tra il Codex e la Settimana Santa Bizantina attraverso un attento esame delle miniature presenti. La Presentazione è a cura di Sua Eminenza il cardinale Gianfranco Ravasi. Contiene inoltre una riflessione introduttiva di Sua Eccellenza monsignor Bruno Forte.
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Luigi Renzo, è nato a Campana (CS). Sacerdote nel 1971, dal 2007 è Vescovo di Mileto-Nicotera[...]