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Enrique Ángel Angelelli, nato a Córdoba (Argentina) nel 1923, venne ordinato sacerdote nel 1949 a Roma. Fin da subito intraprese la sua missione nei quartieri più poveri della sua città, diventando anche assistente spirituale della Gioventù Operaia Cattolica. San Giovanni XXIII lo nominò vescovo ausiliare di Córdoba nel 1960 e, in questa veste, partecipò al Concilio Vaticano II. Nel 1968 venne nominato da san Paolo VI vescovo di La Rioja.
Si impegnò strenuamente in difesa dei diritti delle fasce più deboli della popolazione, ma la sua attività venne osteggiata dalle autorità politiche al punto da essere minacciato di morte. Il 4 agosto 1976 perse la vita in un incidente stradale nella provincia di La Rioja, episodio che diversi anni dopo venne riconosciuto come un attentato su mandato politico. Il 27 aprile 2019 a La Rioja Enrique Angelelli è stato beatificato insieme ad altri tre martiri del regime argentino degli anni Settanta: il francescano Carlos de Dios Murias, il missionario Gabriel Longueville e il sindacalista cattolico Wenceslao Pedernera.
Prefazione di papa Francesco